MUSICA EMOZIONI E GEOMETRIA

LA LEZIONE DI NAVEIRA
di Stefania Giuffre'

Sono tornati a Palermo dopo quattro anni. E per Gustavo Naveira e Giselle Anne e’ un ritorno al successo. Coppia nel tango e coppia nella vita, Gustavo balla da 27 anni, Giselle qualcuno meno, “appena” 21. La prima volta si sono incontrati a Barcellona, nel ’95, e hanno subito ballato in pubblico, il piu tradizionale dei tanghi, “La Cumparsita”. “E’ stato bellissimo, non ci aspettavamo di poter ballare cosi bene sin dal primo momento. E’ stata una sorpresa prima di tutto per noi”.

In Sicilia sono stati ospiti di “Colortango” e della sesta edizione di SiciliaTangoFestival. La grande rassegna dedicata alla danza argentina, con la direzione artistica di Maura Laudicina, ha portato a Palermo quattro delle piu apprezzate coppie di ballerini del panorama attuale, richiamando in citta oltre 300 tangueri da tutto il mondo. Insieme alla coppia Naveira-Anne, SiciliaTangoFestival ha ospitato Pablo Inza e Maria Mondino, Esteban Moreno e Claudia Codega, Ezequiel Farfaro e Eugenia Parrilla.

Naveira e Anne hanno dato il via al Festival con il loro seminario especial, venti ore di lezione dedicate a “Ritmo, fraseo e musicalidad”. “Nel tango - spiega Naveira - e’ necessaria una buona tecnica ma si deve anche conoscere la musica, seguirne in ritmo. Ma il tango e’ anche un sentimento molto profondo, e’ una sensibilita speciale che deve svilupparsi nei confronti dell’altra persona”.

Ma chiunque puo ballare il tango, anche chi e’ meno portato per la musica o per la danza?

“Tutti possiamo ballare il tango, chi e’ meno incline deve impegnarsi di piu ma tutti possono farcela. Nella mia carriera ho avuto tanti allievi, piu o meno bravi, ma alla fine si apprende sempre”.

Gustavo Naveira e’ noto per avere rivoluzionato il tango moderno, che contributo pensa di aver dato?

“Il tango e’ un mistero e io ho sempre cercato di scoprire il tango. Non sai mai perche fai in un modo, perche i passi si facciano in una determinata maniera. Ogni movimento e’ il risultato della forma del tango, della sua anatomia, di una geometria naturale dei passi. Ho cercato di lavorare su questo, di indagare. E penso di avere trovato qualcosa”.

Buenos Aires e’ la patria del tango, ma dopo l’Argentina dove ha visto ballare il tango piu bello?

“Abbiamo ballato in giro per tutto il mondo, non c’e’ un posto che credo possa diventare la seconda patria del tango. Il tango e’ bello ovunque”.

E se doveste scegliere una citta italiana in cui vivere?

Giselle risponde con un sorriso: “Conosciamo meglio la parte nord dell’Italia e li mi piace molto il lago di Garda. Conosco poco la Sicilia, pero. Vorrei tornare piu spesso. E magari...”.

Mischiando un po’ pubblico e privato, Gustavo e’ piu bravo come marito, come papa o come ballerino?

Giselle arrossisce e poi risponde: “Lui e’ bravo in tutto, ma so che la sua vita e’ dedicata al ballo”.

Avete due bambini, hanno appena 3 e 2 anni. Insegnerete loro a ballare il tango?

Gustavo: “Ho chiesto a Dalmiro, nostro figlio: cosa ti piace, ti piace il tango? E lui mi ha detto: no, e’ muy aburrido (molto noioso, ndr)”. Alza le spalle. quasi rassegnato, e aggiunge: “E’ la sua impressione, la rispetteremo”.

Giselle: “Alla nostra bimba invece piace di piu ballare, e’ ancora piccola ma ogni tanto ci prova”.

SiciliaTangoFestival, l’impressione e’ che ci sia stata una maggiore attenzione per la musicalita che per la tecnica. E cosi? Dipende dalla vostra presenza e dall’attenzione che dedicate a questo aspetto, anche nel vostro seminario especial?

“Puo darsi che in questa occasione sia stato cosi ma io credo che in questo momento, in tutto il mondo, si dedichi maggiore attenzione alla musicalita. Quello che prima si faceva intuitivamente, oggi si studia, con uno sforzo intellettuale maggiore. Si sta lavorando molto su questo”.

Oggi peraltro il tango attira sempre piu persone che hanno appreso la tecnica ma non tutti hanno la stessa propensione per il ritmo, forse dopo aver imparato i passi devono anche imparare ad ascoltare la musica...

“Si puo apprendere anche questo. Ovviamente c’e’ gente che ha piu capacita di altra ma tutti possono migliorare, ad ogni livello.

Qual e’ il ricordo di questo SiciliaTangoFestival che Gustavo e Giselle porteranno a casa?

Giselle: “La passione della gente per ballare, dei siciliani ma anche dei tanti tangueri giunti da tutto il mondo”.

Gustavo: “La Sicilia e’ un luogo molto affascinante, la gente l’ha scelta per il nostro seminario ma anche perche e’ un posto bellissimo per trascorrere una vacanza”.

 

Borge’s diceva che “il tango e’ un sentimento triste da ballare”, voi pero sorridete sempre...

“Questa e’ una poesia, interessante, che alla gente piace, ma e’ solo una poesia. E non significa che il tango sia solo tristezza. Il tango contiene tutto. Non importa che sia triste o allegro, l’importante e’ che il ballo sia “buono””.

 

Come ti spieghi che chiunque muova un passo di tango, non riesca piu a smettere. E’ un virus che contagia tutti?

“Non lo so, non ho una spiegazione per tutto cio. Forse tutti siamo stati colpiti dallo stesso virus...”

Quando vi rivedremo in Sicilia?

“L’anno prossimo”, rispondono quasi in coro.


Stefania Giuffre'