Dopo il primo periodo di incontri/scontri con il tango, in cui ha cercato di rifuggire dal contagio, nel 2010 si è completamente arreso al fascino di questa danza unica al mondo. E' diventato così un cultore curioso, appassionato e mai appagato dalle conoscenze via via acquisite sulle diverse orchestre e sui cantori.

Il suo stile è raffinato con spiccata preferenza per la musica tradizionale variando dagli anni Trenta agli anni Quarantacon qualche piccola incursione tra le orchestre contemporanee che propone alternando selezioni frizzanti, allegre o romantiche a seconda delle esigenze dei ballerini, che riesce a cogliere grazie alla costante attenzione rivolta alla pista. L'obiettivo primario delle sue selezioni rimane sempre e comunque quello di mantenere un flusso spontaneo sulla pista alternando durante la sereta romanticismo, ritmo, allegria, creando così una vivavce alternanza di sfumature.

Le sue selezioni di Tango sono quindi guidate dall'emozione che i singoli brani gli donano come ballerino, sampientementebilaciata dalla necessità di alternanza che la pista richiede di volta in volta.

Facebook: Marco Bono